Guardo e cerco in me
Mostra di Gianfranco Crevatin
Mi guardo attorno e m’interrogo: qual è il rapporto esistente tra le persone ed il contesto in cui si muovono? Una relazione c’è sempre, anche se per lo più indecifrabile, ma in alcuni casi la risposta può sembrare più facile e interessante, specie quando emergono altri aspetti, che con la loro osservazione, offrono un aiuto e un motivo di riflessione.
E poi, c’è l’ambiente e la visione estetica, e qui, sono condizionato dalla mia lunga frequentazione con l’arte, in particolare con la pittura, che esercito da molti, molti, anni e il ruolo che questa può avere per me nella fotografia.
Pur avendo iniziato a fotografare quasi nello stesso tempo in cui ho ho preso in mano i pennelli, solo relativamente da poco, ho considerato la fotografia un mezzo complementare e autonomo nelfissare su un supporto che non fosse la tela, le mie impressioni.
Ho incominciato a esprimermi volutamente in due modi diversi, ricercando nelle foto l’intento di proporre delle immagini diverse da quelle pittoriche, fantasiose e creative, per dare più spazio ai valori emotivi e in particolare, quelli suscitati dalle persone che vedo, poiché in un certo contesto, possono dare un’impronta significativa ed intensa.
Nella mostra presento tre argomenti diversi, le cui immagini nel loro percorso, spero possano coinvolgere e suggerire allo spettatore, le mie impressioni sui temi trattati.
Il primo, a colori, cerca di trasmettere l’emozione di un percorso notturno nei vicoli della bella città di Modica, le cui luci nella notte, come fari di un teatro, mettono in scena i giovani ed i meno giovani, immersi in una architettura antica e barocca, attori inconsapevoli di uno spettacolo senza fine, moderno e antico allo stesso tempo.
Il secondo, con dieci immagini in bianco e nero, in cui, nell’ambientazione, compare sempre una sola persona, propone allo spettatore, delle situazioni che suggeriscono una riflessione sulla solitudine, tenendo conto che talvolta i luoghi frequentati possono evocarla, ma anche proporre diversamente, una lettura più complessa e articolata.
Infine, presento alcuni ritratti, un argomento difficile da trattare ma estremamente coinvolgente per chi sta al di qua della macchina fotografica, poiché cerca di carpire almeno in parte la personalità della o delle persone raffigurate, cogliendole in un loro atteggiamento spontaneo.
Gianfranco CREVATIN